Mi giudicheranno? Lo saprà la vicina? E cosa dirà quella del piano di sotto?
Quante volte ci preoccupiamo del giudizio altrui, di chi ci è vicino e di chi invece ha solamente un ruolo marginale nella nostra vita. Il “segreto” è proprio questo: liberarci dei pre-concetti e dei pesanti sguardi altrui, per occuparci finalmente di noi stessi.
Andare dallo psicologo è una cosa normalissima, lo dicono le statistiche che vivono dietro i comportamenti apparenti delle persone.
Ma non nascondiamoci dietro un dito, la chiave per iniziare a stare bene è proprio prendere in mano la propria vita e raggiungere la piena consapevolezza di noi stessi. Spesso ci capita di non sentirci compresi, di dover nascondere i nostri sintomi, di vergognarci di dire in famiglia che abbiamo bisogno di aiuto: questo è frutto di una società che ritiene ‘forte’ chi non piange, chi ce la fa da solo, chi non chiede aiuto. Ma sappiamo bene, per come siamo fatti noi esseri umani, che tutto questo è molto lontano dalla realtà: ‘forte’ è chi ha il coraggio di piangere, di soffrire, di amare!
Non esiste fragilità nel chiedere aiuto, non esiste vergogna ma solo stima e coraggio.
Ogni professionista è comunque tenuto al ‘segreto professionale’, ed è per tale motivo che verrà rispettata ogni scelta del paziente di dire o meno in famiglia del percorso terapeutico. Inoltre lo Psicologo per sua natura è interessato a capire i motivi della scelta, qualunque essa sia. L’accoglienza e l’assenza di giudizio sono due elementi imprescindibili nella stanza terapeutica.
Segreto o no in ogni caso… scegli te stesso, scegli di prenderti cura di te e di dire basta a sofferenze e inganni. Io sarò qui, disposta ad ascoltarti, online come nel mio studio.